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Claudio Pozzani

IDEE IN LIBERTA' - ANACRONISMI

Un angolo di ricordi, di video importanti, di poeti e scrittori preferiti, di musicisti indimenticabili, di eventi memorabili (ovviamente per me..), andando a spasso negli archivi e confondendo talvolta cronologie e date

 

UN PERCORSO SUL FILO DEI RICORDI ROCK...

NB: nel testo ci sono i link verso filmati dei gruppi menzionati

Scegliere i miei musicisti preferiti è compito arduo.
Ricordo che a 17 anni composi una canzone con il mio compagno di deliri musicali Ivo Avanzi che si intitolava SDJ, in onore di Syd Barrett, David Crosby e John Lennon. Attraverso di loro, Pink Floyd, CSN&Y e Beatles...

Ancora prima,, ascoltavo una trasmissione su radio 3 condotta da Carlo Massarini (ante Mr. Fantasy...) intitolata Il Discofilo, nella quale gli ascoltatori potevano inviare le loro scalette di canzoni preferite e Massarini, sceltane una, ne parlava in diretta telefonica con l'ascoltatore che l'aveva proposta.
In quella trasmissione mi capitava spesso di ascoltare un gruppo con sonorità particolari, con un organo ipnotico e soprattutto con un cantante diverso dagli altri, che urlava, recitava... avevo scoperto i Doors e Jim Morrison, un amore musicale che mi porto ancor oggi.
In quel periodo i Doors erano pressoché dimenticati, persino discograficamente. Infatti si potevano trovare in linea economica (Charter Line 3.500 lire) due antologie da sogno, con tutti i più grandi successi. Anche per questo, riuscii a conoscerli meglio... Un disco costava 4.500 lire e allora erano soldi, soprattutto per studenti adolescenti.
La maggior parte delle giornate le passavamo nei negozi dischi a farci ascoltare vinili che tanto non avremmo comprato. Mentre i titolari portavano pazienza, noi sentivamo se i commenti su Ciao 2001 o Popster erano azzeccati o no.

Le uniche speranze di vedere la "nostra" musica in televisione erano legate a frammenti sulla TV Svizzera o qualche rarissimo programma Rai, forse uno si intitolava "Under 20". Ricordo il video dell'Electric Light Orchestra "Evil woman", (tanto anni '70!!), gli Atomic Rooster del pazzo Crane, i primi video dei Queen (diventati famosi in Italia da quando un ciclo di film americani in Rai aveva preso come sigla "Somebody to love") eccetera. Insomma, non certo da scialare. A vedere tutto il ben di dio dell'epoca che c'è su youtube adesso, mi mordo le mani fino ai gomiti...
Vale la pena anche di dire che i canali erano Primo, Secondo, TV Svizzera, Montecarlo e Capodistria. Su Montecarlo c'era la coppia Jocelyn e Sophie, sulla TV Svizzera i documentari, su Capodistria qualche concerto e le partite del campionato jugoslavo dove tiravano calci a palloni e tibie.
Nel 1974, per i campionati del mondo di calcio in Germania, cominciarono gli acquisti di TV a colori. Tra chi non poteva permetterselo c'era chi cercava di ovviare al monocromo mediante uno schermo trasparente da applicare sullo schermo e che in basso era verde, in mezzo era color terra e nella parte superiore era azzurro. Funzionava se c'era un paesaggio, ma nei primi piani il risultato era grottesco...
Anni ambigui, insomma, se si aggiunge anche il colorante E123 che fu vietato intorno al '74 perché cancerogeno e la spuma al ginger che all'improvviso non era più rossa pur conservando lo stesso gusto. Un sacco di bevande diversissime tra loro erano tutte diventate trasparenti: cose che contribuirono a minare le certezze di una generazione.

In quel periodo c'era anche l'embargo dei musicisti rock verso l'Italia, dovuto a incidenti occorsi a Santana e altri. Insomma non si vedeva più un gruppo straniero in Italia. Ci rifacevamo con il Banco del Mutuo Soccorso (grandi i primi tre album), la Premiata Forneria Marconi (il loro album di debutto Storia di un minuto resta il migliore) e i cantautori Finardi, Guccini, Bennato... De Andrè faceva ancora pochi concerti (poi finalmente farà il tour con la PFM).
Fare la colletta per entrare agli spettacoli era ancora più difficile, visto che gli spiccioli erano spariti e c'erano quegli improbabili fogliettini detti miniassegni. Quando racconto l'esistenza dei miniassegni a gente di 20/25 anni la reazione è sempre la stessa: "ma quanti anni hai?". Insomma, è come se parlassi delle AM Lire.
Comunque, tanto per per far capire la voglia di live che c'era, quando Patti Smith venne a Firenze nel '79 fece un pienone da record, mai più ripetuto. Ovviamente ci andai anche io, in Vespa da Genova...

Andando avanti con l'età e con le esperienze musicali attive con mie rock band, scoprii un altro tipo geniale, tal Frank Zappa, che da anni riusciva a shakerare musica sperimentale, rock, folk, musica degli anni '50, cabaret in una maniera assolutamente nuova. In generale ho sempre avuto un debole per i musicisti e artisti eclettici e geniali, che sappiano andare al di là degli schemi. Interessante anche che Giovanna Marini ne canti le giuste lodi. Andrebbe sicuramente (ri)scoperto dalle nuove generazioni...

A 17 anni entrai anche in una radio libera genovese, Radio Genova '76 come esperto di musica rock. In effetti ero un'enciclopedia viaggiante, sapevo a memoria componenti, discografie, aneddoti. In quella radio facevo anche notturni dalle 22 alle 03, con monografie su complessi e cantautori, alternandoli con poeti, dai classici ai contemporanei sconosciuti. Ovviamente c'erano le telefonate in diretta e tra uno scherzo, un insulto e un depresso prolisso, riusciva a inserirsi anche qualche amante di musica "buona" (a proposito, dov'è finita? Possibile che in quasi la totalità dei locali si senta musica che fa schifo? In confronto la muzak della filodiffusione negli ascensori o nelle sale d'aspetto dei dentisti era un'opera sinfonica e soprattutto martellava meno sia timpani che palle)
Poco dopo il mio ingresso in radio arrivò anche in Italia (come sempre mesi in ritardo) l'ondata tsunami del punk: Sex Pistols e Clash su tutti. Fu un'autentica scarica di energia, visto che stavamo assistendo al tramonto di gruppi che comunque ci avevano dato ottime cose, come Emerson Lake and Palmer, Genesis, Gentle Giant (i migliori...), Jethro Tull, Van der Graaf Generator, e altri che nel frattempo avevano perso idee o si erano sciolti. Anche grandi nomi del rock "duro", stavano ripetendosi dopo aver sfornato capolavori: Deep Purple, Led Zeppelin, Black Sabbath, tanto per far dei nomi...

Sulla scia del punk, nacquero gruppi italiani molto interessanti, primi fra tutti gli Skiantos. Intanto a Genova era un periodo molto duro e violento, con attentati, gambizzazioni, scontri come quello in via Fracchia, giusto a 50 metri di distanza dagli studi di Radio Genova '76. Controinformazione: cercare di essere dentro la notizia con inviati che facevano le loro dirette dalle cabine telefoniche, che facevano interviste con enormi radioregistratori con fruscii di fondo che a volte coprivano la voce degli intervistati...
Le riviste culturali si moltiplicavano, i gruppi musicali finalmente tentavano di esprimersi senza limitazioni. A un concerto a Torino, "Woodstock in Europe" (che dell'originale aveva solo la pioggia, il fango e gli ectoplasmi di un Joe Cocker rovinato, Country Joe fuori forma e altri cascami) scoprimmo una nuova rivista musicale, attenta alle nuove tendenze del rock e della nascente cosiddetta new wave: Rockerilla.
Cominciavano a nascere nuove etichette indipendenti, aprivano nuove sale prove e studi di registrazione: fare un disco iniziava a non essere proibitivo.
Alcuni, per risparmiare, stampavano un EP o un Q-Disc, che avevano meno tracce o i fantomatici demo su musicassette, magari usando i 4piste della Fostex.
A proposito di supporti e andando a ritroso nel tempo, qualcuno si ricorda gli Stereo8? E mi sa dire il perché si trovavano solo negli autogrill? Ma sono davvero esistiti o è stata un'allucinazione collettiva?
E ancora: che genio aveva ideato i prodotti reclamizzati sul Monello o Intrepido, dalle Scimmie di mare ("Una vasca di felicità") agli Occhiali per Radioscopia? Fatevi un riavvolgimento veloce su questa pagina...

Ritornando alle cassette (C60, C90...), vengono in mente marche come Basf, Scotch 3M, Maxell, Ampex, Tdk, Audiogram, alcune ancora esistenti, alcune sparite. Sembra di parlare di marche di sigarette estinte o completamente cambiate. Chi non si ricorda ad esempio le catarrogene (ma vivaddio economiche e rigorosamente senza filtro) Alfa, Sax, le varie Nazionali (Esportazione, Semplici o Super) o le finto-snob de noantri come Colombo, Zenit, Roy (sì, quelle di Billy Bis)? O le interminabili e disgustose N.E. Lunghe?

 

 

 

 

(continua)

 

 

 

 

 

 

 

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